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Turisti Turisti 2019 60 x 80
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Topolino blu Topolino blu

e-mail: mara.isolani@libero.it

sito internet: www.maraisolani.com

Cell. 3493416862

Mara Isolani, ha frequentato all’ Accademia Cignaroli di Verona i corsi di pittura, affresco e design. Abitazione e studio a Sona (Verona). Mostre principali: Palazzo della Gran Guardia di Verona; Galleria Villa Falk e Galleria Kass di Innsbruck; Foyer del Kapuzinertheathers di Lussemburgo; Artexpo di NewYork; Fiera Art Philadelphia, Philadelphia, USA; Spazio Agora di San Giovanni Lupatoto,Verona; Rathausgalerie della Città di Waidhofen a.d. Ybbs- Austria; Galleria Palazzo Maggi, Nogara(VR); Galleria ArtCubic, Barcellona, Spagna; Biennale internazionale d'Arte di Malta; selezionata al premio Arte Mondadori, Galleria Sala Barna di Barcellona (Spagna), Mostra gemellaggio Verona-Innbruck presso il Palazzo delle Esposizioni di Innsbruck; Happening alla Galleria Fabrica xx/9 di Verona; Artefiera di Salisburgo; mostra “I Veneti” , Torre di Ponte Milvio, Roma; Straf Art Hotel, Milano; ArtVerona 2013, Spazio Independents, Myhome Gallery; Mostra “Viaggio e paesaggio” a LaCorte di Felsinea, Bologna; mostra personale “Viaggio e paesaggio” presso Azienda vinicola Albino Piona di Villafranca; Mostra Personale al Polo Confortini di Verona; Mostra alla Hoffbug di Innsbruck; mostra “Visioni contemporanee” a Casa dei Carraresi di Treviso.

Il tema del doppio, il definito e l’indistinto in fotogrammi di vita
La vita è un viaggio e un eterno gioco tra la finitezza e l’indistinto, il compiuto e l’irrisolto. Non si smette mai di esplorare, si va senza destinazione in un’affascinante esperienza alla scoperta di sentieri dove assemblare emozioni e progetti, ciò che conta è l’ andare per cercare e trovare se stessi. Ecco quindi quadri che si animano di turisti e dei loro alter ego, i loro calchi dorati, trattati con la preziosità dell’oro . Turisti a gruppi, a frotte, coloratissimi, frastornati, distratti, mezzi rintronati dalla stanchezza e dal procedere forzato,oppure ridotti a forme dorate, come impronte d’uomo, o figure viste in controluce e per questo indistinguibili, ormai forme tra altre forme, esaltate dalle proprie lunghe ombre perché ogni creatura esiste, offre la sua consistenza plastica anche attraverso l’ombra che è la traccia della storia, di quello che è stata, quasi affioramento dell’inconscio, sinopia di un muro che si sfalda, vuoto che rimanda al pieno dell’oggetto. Siamo noi e al tempo stesso siamo i nostri stessi feticci in una società massimizzata, dove i gusti e le tendenze sono sempre più simili tra loro Anche la tecnica pittorica propone la coesistenza di opposti: il realismo delle figure e la riduzione a motivi astratti dei fondali, la stesura del colore ad olio e gli inserti materici di malta e sabbia, la dualità linea-materia di cui esemplificazione è l’inserto di bande cromatiche color oro. I soggetti nascono da una ricostruzione mentale che accosta elementi osservati in tempi e luoghi diversi e trasportati nella dimensione del sogno. E’ un mondo di viaggiatori della vita che si incamminano inglobati in architetture senza tempo e caratterizzate da uno spazio non convenzionale dove tutto è immaginabile, dove tutto è realtà ma nel contempo è anche fantasia, in un sostanziale á plat, icone di un vivere disumanizzato che usa e rende esasperato e ripetitivamente monotono ogni elemento del vivere. Si avverte anche un “oltre”, una forza remota, un’eco, un particolare richiamo che pervade tutte le Opere quasi come si cercassero l’un l’altra e venissero poi a coinvolgerci coralmente, nelle testimonianze raggiunte attraverso esperienze uniche, appassionate, ardue perché costruite su figure e ombre, quali presenze e “assenze”. Sono famiglie da cui traspare incomunicabilità, sono fotogrammi di vita che presumono un prima e un dopo che saranno immaginati diversi da ogni persona che li osserverà. Ciascuno vi proietterà la propria vita e le proprie esperienze. Le Opere sono terminate solo dopo che il fruitore ha generato la propria interpretazione, ma, poiché il numero dei fruitori è teoricamente infinito, anche le opere non sono mai terminate ma continuano ad evolversi nel tempo.